Ha una storia millenaria la stele funeraria recuperata dai carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale di Venezia (Tpc), coordinati dalla Procura della Repubblica di Firenze, e riconsegnata all’Ambasciatore di Turchia a Roma, Ömer Gücük. La stele, considerata dagli studiosi di straordinaria importanza per rappresentare elementi storici e artistici per il periodo romano antonino, era stata trafugata da scavi archeologici clandestini presso l’antica città di Zeugma, in Turchia. La stele in pietra calcarea e di forma rettangolare, presenta una nicchia con sommità ad arco che custodisce un busto di una donna, raffigurata come una nobile sposa romana, con l’iscrizione funeraria in greco antico: “Satornila, la moglie che ama suo marito, addio!”.