Inaugurata a Palazzo Bonaparte a Roma la prima grande retrospettiva italiana dedicata a Fernando Botero, punto di riferimento per l’arte contemporanea, celebre per i suoi soggetti dalle forme monumentali e corpulente che hanno segnato l’immaginario collettivo. La mostra, curata dalla figlia dell’artista, Lina Botero, e da Cristina Carrillo de Albornoz, ripercorre oltre 60 anni di carriera attraverso più di 120 opere di Botero, tra dipinti, sculture, disegni e inediti, esposti nelle prestigiose sale del palazzo che si affaccia su Piazza Venezia, ad angolo con Via del Corso. Tra le opere in mostra spicca Omaggio a Mantegna (1958), prestito straordinario proveniente da una collezione privata degli Stati Uniti e che, dopo decenni, è stato recentemente scoperto da Lina Botero tramite Christie’s. Il pubblico potrà ammirare altre reinterpretazioni di grandi opere della storia dell’arte, come la Fornarina di Raffaello e i Coniugi Arnolfini di Van Eyck, e, inedita e mai esposta al pubblico, una versione dell’Infanta da Las Meninas di Velázquez, realizzata da Botero nel suo studio parigino. Patrocinata dal Ministero della Cultura, dalla regione Lazio e dal Comune di Roma, e prodotta e organizzata da Arthemisia in collaborazione con la Fernando Botero Foundation, la mostra, aperta fino al 19 gennaio 2025, è un omaggio alla carriera di un artista che, fino all’ultimo giorno della sua vita, ha continuato a perfezionare la sua arte. Come Botero stesso dichiarò: “L’aspetto meraviglioso della pittura è che nessuno può decidere di saper dipingere. Ogni giorno, dipingere significa imparare qualcosa di nuovo”. Abbiamo visitato in anteprima “Fernando Botero. La grande Mostra”, ecco il nostro sguardo in alcuni scatti: