È nato il primo vino del Vigneto Italia dell’Orto Botanico di Roma. Si chiama Somma Sapienza, blend di tutti i vitigni autoctoni italiani presenti e impiantati nel 2018, grazie alla lungimiranza di Luca Maroni, noto analista sensoriale e autore dell’Annuario dei Migliori Vini Italiani. Per festeggiare questo vino composto da 155 varietà di uva provenienti da tutte le regioni d’Italia, Sens Eventi di Francesca Romana Maroni ha organizzato nella stupenda e preziosa cornice del museo naturale dell’Università La Sapienza di Roma, che si arrampica da Trastevere al Gianicolo, una Special Edition della Vendemmiata Romana, due giornate di divertimento e convivialità tra degustazioni, laboratori, visite guidate, seminari, brindisi e street food.A settembre dello scorso anno, una grandiosa festa a bordo vigna, tra stornelli romani e balli, ha celebrato la raccolta dei grappoli del Vigneto Italia e ora, dopo un anno di lavoro in cantina, grazie alla collaborazione della Azienda Vinicola Federici di Zagarolo, il frutto di quel pomeriggio conviviale è stato presentato al pubblico da Luca Maroni in una appassionata e colta degustazione davanti ai preziosi filari del Museo Orto Botanico.600, in totale, le bottiglie di Somma Sapienza da mezzo litro prodotte in edizione limitata non disponibile alla vendita, trecento con uve a bacca bianca, trecento con uve a bacca rossa. Sull’etichetta color oro e rubino che si fregia del logo dell’Università La Sapienza di Roma, sono indicati i vitigni, con le rispettive regioni di appartenenza, che lo compongono. Per il bianco sono ben 79 le varietà impiegate in rappresentanza di ognuna delle 20 regioni. Tra queste Passerina e Trebbiano d’Abruzzo, Fiano d’Avellino e Greco di Tufo ma anche Malvasia Aromatica di Piacenza, Bellone e Moscato di Terracina. Per il rosso, che invece ne conta 76, tra le varietà troviamo Montepulciano e Aglianico del Vulture, Gaglioppo calabrese e Piedirosso campano oltre a Lambrusco di Sorbara, Refosco dal Peduncolo Rosso, Lacrima del Morro d’Alba e Tintilia molisana. In alto i calici, dunque, per Somma Sapienza.