Aperta al Museo di Roma in Trastevere la mostra Dino Ignani. 80’s Dark Rome. Le fotografie di Dino Ignani immortalano una Roma notturna, sotterranea, scintillante, un crocevia di arte, ribellione e trasformazioni sociali.L’esposizione, curata da Matteo Di Castro, rappresenta un viaggio affascinante nella capitale tra clubbing, moda, poesia e identità di genere. Non semplici scatti di lifestyle, ma veri e propri documenti storici che catturano un momento irripetibile della vita culturale romana, in cui la ricerca di sé e l’arte si intrecciavano.Il fulcro della mostra sono i Dark Portraits, una serie di ritratti dei giovani protagonisti della scena dark romana, caratterizzata dall’uso simbolico del nero e da un’estetica sofisticata fatta di abbigliamento, accessori, acconciature e make-up. Ignani ha seguito e documentato questo movimento culturale creando un set fotografico nei videobar e nelle discoteche più iconiche di Roma, come il Piper, il Black Out, l’Uonna Club, Olimpo, Supersonic, Angelo Azzurro, V-Club, Venice e locali di altro genere, come la vineria Fidelio di Trastevere. Il risultato è stata la creazione di un archivio di circa cinquecento immagini, in gran parte in bianco e nero. Di queste, duecento, vincitrici del bando PAC 2022-2023, sono ora parte delle collezioni permanenti della Sovrintendenza Capitolina.I Dark Portraits furono esposti per la prima volta a Palazzo Braschi nel 1985 e, pochi mesi dopo, pubblicati sulla rivista Rockstar, aad accompagnare l’articolo Gente di notte di Roberto D’Agostino. Oltre a questa serie iconica, la mostra include altri lavori di Ignani degli anni Ottanta, che documentano una Roma camaleontica: gli Intimi Ritratti di poeti e poetesse come Dario Bellezza, Patrizia Cavalli, Amelia Rosselli e Valentino Zeichen, fotografati nelle loro abitazioni; un servizio dedicato a Porpora Marcasciano, figura storica del movimento LGBTQ+, ritratta da Ignani quando era ancora studentessa universitaria. Una delle foto di Porpora apparirà nel libro del 1987 curato da un giovane Pino Strabioli, altro personaggio fotografato più volte da Ignani.Un altro scatto significativo è quello della musicista e performer Diamanda Galás, immortalata nel 1985 al termine di un concerto al Teatro Spazio Zero di Testaccio. La mostra, che resterà aperta fino al 10 novembre 2024, è promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Cultura e Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, con la collaborazione di Zètema Progetto Cultura.